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Assemblea Regionale Siciliana
L’onorevole Marcello Greco è contrario.
Il disegno di legge, pertanto, viene iscritto all’o
rdine del giorno della prossima seduta.
Disegno di legge n. 1123/A “Modifica dell’articolo
1 della
legge regionale 9 ottobre 2015, n. 24” (seguito)
PRESIDENTE. Si passa al II punto dell’ordine del gi
orno: Discussione dei disegni di legge.
Si procede col seguito della discussione del disegn
o di legge n. 1123/A: «Modifica dell’articolo 1
della legge regionale 9 ottobre 2015, n. 24», posto
al n. 3.
Invito i componenti la VI Commissione a prendere po
sto al banco delle Commissioni.
E’ stato presentato, da parte del Governo, un emend
amento di riscrittura che è in fase di
distribuzione.
ZAFARANA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ZAFARANA. Signor Presidente, gradirei il tempo nece
ssario per potere leggere l’emendamento
ed eventualmente subemendarlo.
CIMINO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CIMINO. Signor Presidente, nel frattempo che i coll
eghi modificano l’emendamento presentato,
voglio cogliere l’occasione della trattazione di qu
esto punto all’ordine del giorno per richiedere all
a
Presidenza, per il tramite del Governo, tutti gli a
tti e le attività svolte in questi anni dalla
Commissione paritetica Stato-Regione.
Riguardando, soprattutto, i temi concernenti i beni
del patrimonio dello Stato che per legge e per
Statuto devono essere trasferiti alla Regione, al b
ilancio della Regione. Da tempo è bloccato presso
la Commissione paritetica la trattazione dell’attua
zione dell’articolo dello Statuto della Regione
siciliana che disciplina la materia che tutti i ben
i dello Stato che non sono utilizzabili per motivi
di
difesa dello Stato, debbano essere trasferiti nel b
ilancio della Regione Siciliana.
In particolare, e nello specifico, ricordo il tema
concernente il carcere San Vito di Agrigento che è
un bene del Ministero della Giustizia che da tempo
deve essere trasferito nel bilancio della Regione e
che è bloccato nella trattazione della Commissione
paritetica.
Vorrei sapere e chiedere di conoscere, con un dossi
er alquanto analitico, l’attività della
Commissione paritetica in questi anni, se questi be
ni secondo le disposizioni dello Statuto della
Regione siciliana siano stati trasferiti nel patrim
onio della Regione e se ancora, invece, non so per
quale motivo, sono bloccati per chissà quale tratta
zione. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie onorevole Cimino, il suo richiam
o è puntuale e corretto. Credo che proprio
su questa vicenda - peraltro credo che in questa le
gislatura sia stata votata una mozione in tal senso
-
dovremmo verificare lo stato dell’arte del trasferi
mento di questi beni immobili dei quali tutti
parlano ma che, alla fine, la procedura risulta ess
ere bloccata.
Per cui con il Governo e con l’Assessore di riferim
ento avvieremo il prima possibile una
concertazione perché appunto si faccia chiarezza.
Chiedo se gli emendamenti di riscrittura sono stati
presentati.
Sospendo brevemente la seduta.
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Assemblea Regionale Siciliana
(La seduta, sospesa alle ore 17.28, è ripresa alle
ore 17.36)
La seduta è ripresa.
PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati due
emendamenti: uno del Governo e l’altro
della Commissione.
Do lettura dell’emendamento 1.GOV del Governo:
“L’articolo 1 è sostituito dal seguente:
all’articolo 1 della legge regionale 9 ottobre 2015
, n. 24 sono apportate le seguenti modifiche:
a)
al comma 3 le parole ‘ferma restando la titolarità
degli immobili al patrimonio della Regione’
sono sostituite dalle parole ‘dei rapporti giuridic
i in essere riferibili alle attività dell’ospedale
Piemonte’;
b)
il comma 4 è soppresso”.
Chiaramente tutti gli altri emendamenti presentati
dal Governo vengono assorbiti.
E’ stato presentato un emendamento sostitutivo, che
è anche frutto della discussione che c’è stata.
Sono stati, quindi, presentati tre emendamenti: dal
Governo, dalla Commissione e dall’onorevole
Formica.
L’onorevole Zafarana ha chiesto tempo per la presen
tazione e la formulazione di eventuali
subemendamenti. Pertanto, sospendo la seduta per di
eci minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 17.40, è ripresa alle
ore 17.54)
La seduta è ripresa.
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, nell’ordine si pone
in votazione l’emendamento 1.GOV, del
Governo, che riguarda il comma 3; l’emendamento sos
titutivo della Commissione, che riguarda
sempre il comma 3, formalmente sarebbe un subemenda
mento, ma lo votiamo perché riguarda,
sostanzialmente, una questione diversa che è il ter
mine da 90 a 120 giorni.
A seguire sarà posto in votazione l’emendamento A4
dell’onorevole Zafarana, che prevede la
soppressione del comma 5, se non dovesse essere acc
olto l’A3, a firma degli onorevoli Formica,
Ioppolo, Germanà, Digiacomo e Turano.
Onorevole Zafarana, l’emendamento A5 non è ammissib
ile perché al comma 7, che lei prevede la
sospensione, era già previsto che al personale dipe
ndente dell’Azienda ospedaliera “Papardo” c’è il
diritto di opzione, già le procedure sono state avv
iate.
ZAFARANA. Dichiaro di ritiralo.
PRESIDENTE. L’Assemblea ne prende atto.
Onorevole Zafarana, la invito a ritirare l’emendame
nto A6.
ZAFARANA. Non lo ritiro, signor Presidente. Lo poss
o illustrare?
PRESIDENTE. No, gli emendamenti si illustrano tutti
in una volta. Evitiamo. Io debbo decidere.
Purtroppo, gli emendamenti sono stati presentati po
c’anzi.
ZAFARANA. Dichiaro di ritirare l’emendamento A5.
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Assemblea Regionale Siciliana
PRESIDENTE. L’Assemblea ne prende atto.
FORMICA. L’emendamento A6 è inammissibile perché or
mai quell’azienda non può essere
trasformata.
PRESIDENTE. Sì, lo stavo dicendo. Avendo ammesso gl
i emendamenti capisco... Laddove non
sono state avviate le procedure... Ci sono perplessit
à da parte degli uffici anche sull’emendamento
A7.
Scusate, considerati i tempi ristretti, gradirei ch
e il Presidente della Commissione...
FORMICA. Anche l’emendamento A7 è inammissibile.
PRESIDENTE. Anche secondo me, però vorrei consultar
mi con gli Uffici.
Allora la relatrice, onorevole Grasso. Guardi che c
ompito che le do. Sull’emendamento A7. Va
bene, quando arriveremo lo tratteremo.
Onorevole Digiacomo, considerati i tempi ristretti,
stiamo facendo una valutazione degli
emendamenti che sono stati presentati. Già uno è st
ato ritirato dall’onorevole Zafarana.
Sull’emendamento A6 l’onorevole Zafarana intende in
sistere; può ritenersi ammissibile perché
comunque non riguarda...
Sull’emendamento A7 gradirei, in separata sede, una
valutazione della Commissione prima della
dichiarazione di inammissibilità. E’ una procedura
irrituale, mi rendo conto, ma si tratta di dettagli
tecnici. Sto facendo appello alle sue conoscenze in
materia di sanità sull’emendamento A7.
Però, senza bisogno di intervenire in Aula. Siccome
ancora lo debbo dichiara ammissibile lo valuti
con calma. Mi faccia sapere quale potrebbe essere l
a valutazione più che come Presidente della
Commissione come conoscitore attento della materia.
Si interviene su tutto l’articolo 1 e, quindi, sugl
i emendamenti, una sola volta e per non più di
cinque minuti.
TURANO. Già la discussione generale c’è stata sull’
articolato.
PRESIDENTE. La discussione è sugli emendamenti. Inf
atti ho concesso cinque minuti.
RINALDI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RINALDI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sar
ò brevissimo. Io speravo di non fare
l’intervento però, così come ho sottolineato poco f
a nella riunione che abbiamo avuto con tutta la
deputazione messinese, pongo una questione sia all’
Assessore che al Presidente della Regione e la
pongo in riferimento a quel trasferimento che dovre
bbe avvenire con questa legge dei beni immobili
che, in questo momento, fanno capo all’Azienda Papa
rdo – Piemonte.
Perché pongo il problema?
Ci sono dei lasciti che sono stati fatti da alcuni
donatori all’Ospedale Piemonte quando era
Azienda ospedaliera Piemonte autonoma.
Questi lasciti sono dei beni immobili, interi palaz
zi ed alcuni terreni, di un certo valore
patrimoniale.
Adesso quando è stata fatta la fusione con l’Aziend
a Papardo è chiaro che tutti questi beni sono
stati messi nel calderone dei beni patrimoniali del
l’Azienda Papardo - Piemonte.
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LACCOTO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, int
ervengo in generale intanto perché la legge
n. 5 prevede che prima di poter vendere dei beni vi
sia l’autorizzazione del Presidente della Regione.
Quindi, questo problema non esiste.
In seconda ipotesi, ciò che diceva l’onorevole Pana
rello, se stiamo facendo una norma per evitare
che il patrimonio passi all’Ospedale Piemonte, a me
sembra superfluo, pericoloso e pleonastico
inserire anche queste vicende che possiamo vincolar
e beni alla ristrutturazione dell’IRCSS o
dell’Ospedale Piemonte perché è una cosa superflua.
E, in ogni caso, prima di poter vendere i beni,
ci vuole l’autorizzazione del Presidente della Regi
one e dell’Assessore.
Terza cosa: signor Presidente, abbiamo votato un em
endamento che proroga da 90 a 120 giorni.
Faccio presente all’Assessore ed al Presidente dell
’Assemblea che, in questo momento, all’Ospedale
Piemonte-Papardo esistono problemi per assicurare i
servizi. Credo che sia opportuno prendere
iniziative nello scorcio di questi 30 giorni onde p
oter assicurare i servizi al Pronto soccorso
dell’Ospedale Piemonte, al Pronto soccorso dell’Osp
edale Papardo ma anche ai servizi produttivi
dell’Ospedale Papardo che, in questa maniera, vengo
no penalizzati, con rischio di pericolo.
PRESIDENTE. Il parere della Commissione sull’emenda
mento A6?
DIGIACOMO,
presidente della Commissione
. Contrario.
PRESIDENTE. Il parere del Governo?
GUCCIARDI,
assessore per la salute
. Contrario.
PRESIDENTE. Lo pongo in votazione. Chi è favorevole
si alzi; chi è contrario resti seduto.
(
Non è approvato
)
L’emendamento A7, degli onorevoli Zafarana ed altri
, è inammissibile.
L’Assemblea ne prende atto. E’ troppo di dettaglio,
onorevole Zafarana.
Per quanto riguarda l’emendamento illustrato dall’o
norevole Rinaldi che riguarda la questione del
patrimonio appartenente una volta esclusivamente al
l’Ospedale Piemonte adesso all’Azienda
Piemonte-Papardo considerato che si parlerà, comunq
ue, di nuovi soggetti giuridici che da soli o
congiuntamente gestiranno questo patrimonio, ne abb
iamo già discusso in separata sede, ritengo sia
condivisibile il ragionamento, nel senso che questi
beni permangono nella disponibilità
dell’Ospedale Piemonte per essere destinati all’att
ività che viene svolta all’interno dell’Ospedale
Piemonte stesso. Però, invito, l’onorevole Rinaldi
a trasformarlo in ordine del giorno perché, così
come ho detto all’onorevole Zafarana, si tratta di
normativa di dettaglio che può essere rinviata ai
decreti attuativi che devono passare in Commissione
.
RINALDI. Lo trasformo in ordine del giorno.
PRESIDENTE. L’Assemblea ne prende atto.
Si passa all’articolo 2. Ne do lettura:
«Articolo 2
Entrata in vigore
1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale della Regione siciliana ed entrerà in
vigore il giorno stesso della sua pubblicazione.
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2. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla
e di farla osservare come legge della Regione.’.
Pongo in votazione l’articolo 2, che prevede che la
legge entrerà in vigore il giorno successivo a
quello della sua pubblicazione. Chi è favorevole re
sti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Comunico che sono stati presentati gli ordini del g
iorno nn. 518, a firma degli onorevoli Zito ed
altri e 519, a firma degli onorevoli Rinaldi ed alt
ri.
Si passa all’ordine del giorno n. 518. Il Governo l
o fa proprio?
GUCCIARDI,
assessore per la salute
. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GUCCIARDI,
assessore per la salute
. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il tema ri
chiederebbe
un lungo intervento per spiegare tecnicamente, pera
ltro, questa vicenda. Il Governo lo accetta come
raccomandazione, sottolineando due cose precise che
prego vengano verbalizzate in questa seduta.
La prima: che le reti S.T.A.M. e S.T.E.N. in questa
Regione sono tutte attive, quindi, non c’è questo
rischio, cioè il trasporto di emergenza neo natale
ed il trasporto materno è garantito in tutta questa
Regione. Le disfunzioni di funzionamento non signif
ica che non siano attive; riguardano singoli
episodi che non sono a conoscenza di questo Assesso
rato. La seconda cosa è che: la Regione
siciliana e l’azienda sanitaria territorialmente co
mpetente sono pronte a mettere in sicurezza i punt
i
nascita esattamente com’è sempre stato fatto. C’è u
n particolare, un dettaglio istituzionale, cioè che
occorre che prima il Comitato nazionale dei percors
i nascita del Ministero della salute autorizzi la
deroga, esprima il parere sulla deroga a quel punto
nascita esattamente come il 31 dicembre è stato
fatto per i punti nascita di Bronte e di Petralia d
a parte del Ministero della Salute.
ALLORO. Ad Enna no!
GUCCIARDI,
assessore per la salute
. Da quel momento, essendo peraltro le attività in
quei punti
nascita sospese perché bisogna adeguarle a quelle c
he sono le regole sulla sicurezza su cui
l’Assessorato ed il Governo non hanno alcuna toller
anza, cioè la tolleranza zero rispetto alle
condizioni di sicurezza è garantita dal Governo nei
punti nascita della Sicilia, per cui se il Ministe
ro
vuole ritornare sui propri passi e rivedere la valu
tazione negativa che è stata fatta su quattro punti
nascita a partire dal punto nascita di Petralia, lo
faccia pure, lo faccia esercitando le proprie funz
ioni
e le proprie competenze, le competenze che la legge
, l’ordinamento giuridico attribuisce al Ministero
della salute e, nel momento in cui questo sarà fatt
o, esattamente come lo garantiremo per Bronte e
Licata, sarà garantito anche per il punto nascita d
i Petralia o per altri punti nascita che il Comitat
o
nazionale punti nascita vorrà derogare esprimendo p
er questo parere favorevole. Ad ognuno le sue
competenze. Il Governo regionale eserciterà le prop
rie come ha sempre fatto.
TURANO. Il parere è favorevole o contrario?
GUCCIARDI,
assessore per la salute
. Con le precisazioni che ho fatto, lo accetto come
raccomandazione.
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Assemblea Regionale Siciliana
PRESIDENTE. Si passa all’ordine del giorno, a firma
dell’onorevole Rinaldi, che è stato già
trattato. Assessore, lo accetta come raccomandazion
e? E’ la vicenda dei beni immobili dell’Ospedale
Piemonte.
FORMICA. Deve essere votato.
PRESIDENTE. Lo pongo in votazione. Chi è favorevole
resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
PANEPINTO. Chiedo di parlare per dichiarazione di v
oto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Una voce non messinese f
a bene su questa vicenda.
PANEPINTO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, s
ottrarrò solo pochi secondi di tempo
prezioso, per dire che il Presidente dell’Assemblea
avendo scelto il 7 gennaio come data per
chiudere una vicenda importante per la città e per
tutta la provincia di Messina, con i risultati di o
ggi,
credo sia un dato, assolutamente positivo.
Vorrei ringraziare anche l’Assessore, per non esser
si fatto trascinare dentro uno schema
tecnicistico che rischiava di far sprofondare una v
icenda importante come quella di Messina, quindi,
il Gruppo del PD, voterà favorevole.
Assessore Gucciardi, la questione dei punti nascita
che è, in qualche maniera, attinente che
riguarda non la difesa ad oltranza di situazioni di
fatto, ma esattamente l’efficientamento anche di
quella rete, la S.T.A.M., perché è chiaro che i pun
ti nascita come quello di Petralia o nel caso della
mia zona come quello di Santo Stefano Quisquina che
ha 150 parti ma che, oggi, non sarebbe in
condizioni, dopo la nevicata, di consentire di ragg
iungere ospedali più vicini, chiedo a lei, Assessor
e
ed al Presidente della Commissione sanità, onorevol
e Digiacomo, di affrontare la questione in
termini di merito e di soluzione a garantire esatta
mente il risultato che si vuole garantire chiudendo
i
punti nascita, paradossalmente, che la sicurezza di
puerpere e neonati, cioè dobbiamo garantire nel
momento del parto ma anche nel momento in cui il pa
rto si avvicina in condizioni orografiche e
viarie di una Sicilia, soprattutto quella delle are
e interne, come quella dei sicani, come quella che,
oggi, non avrà alcun punto di riferimento come la c
linica Attardi di Santo Stefano, una
convocazione, presidente Digiacomo, per capire qual
i sono le situazioni create, alternative per
garantire il diritto alla salute. Sono sicuro che l
’Assessore ed il Presidente della Commissione, già
dalla prossima settimana, vorranno attenzionare con
un’apposita convocazione dei direttori generali,
comprendendo anche Licata che è stata aperto solo p
er qualche ora per, poi, ritornare ad essere
chiuso.
Per cui chiedo che la prossima settimana, compatibi
lmente con la Finanziaria, si appronti un
ragionamento che dia soluzione alla questione.
ZAFARANA. Chiedo di parlare per dichiarazione di vo
to.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ZAFARANA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, al
la fine di questo lungo percorso che ha
visto chiaramente come argomento fondante le sorti
dell’Ospedale Piemonte, è stato fatto un
percorso, discutibile in molti aspetti, e che riten
go sia stato migliorato dall’aver acceso i rifletto
ri su
tutta l’operazione; anche parole un po’ più forti c
he hanno descritto esattamente quello che si stava
realizzando in città rispetto al passaggio patrimon
iale, in questo momento, sembra siano state
rimandate.
Tanto è stato fatto e discusso, ognuno ha preso le
sue posizioni, mi duole però dovere dichiarare a
quest’Aula che, il testo così come sta passando è c
omunque una delega in bianco all’attività
dell’Assessore e dell’Amministrazione regionale che
, chiaramente non è asettica; c’è del resto
politica ovunque e la vita è politica. E’ un bene c
he sia così quando la politica è buona, non quando
la politica va a pretendere, in maniera anche chias
sosa, strumentale, operazioni e passaggi
immobiliari che non si possono fare.
Attualmente, il fiato è sospeso, il mio personalmen
te, perché leggo ciò che è passato. E’ un avere
tolto la palla da questo campo da gioco, in questo
momento. Siamo ansiosi di leggere il testo di
decreto e auspichiamo la massima partecipazione, la
massima condivisione, in tutte le sedi, perché la
Sanità non è una cosa che possiamo gestirci qua den
tro, men che meno una cosa che potete gestirvi
nella stanza dell’Assessorato: la Sanità è dei citt
adini, la Pubblica Sanità è un buon servizio, non
come quello che sta avvenendo in questi giorni mess
o in difficoltà costantemente con turni
incredibili, medici e personale sanitario costretto
a turni con reperibilità incredibili con mancanze
di
copertura di personale, cioè a Messina, in questo m
omento, c’è una situazione drammatica.
Pertanto, è importante che si voti, ma il Movimento
Cinque Stelle, in questo momento, non può
votare, se non astenendosi da questo testo di legge
, perché è una scatola - ancora, purtroppo, mi
duole rimarcare - vuota.
Per fortuna esiste la legge nazionale ed anche le l
eggi regionali che ci permettono, chiaramente, di
non potere andare oltre determinati paletti ed io s
pero, vivamente, che non si vada mai oltre i palett
i
del buon senso e della legge.
In questo momento, facendo una scatola vuota, sosta
nzialmente i cittadini sono stati tolti da questo
processo perché guai se questo processo si conclude
sse in una stanza di assessorato.
Era qui che si doveva definire, per sempre, la poss
ibilità che un patrimonio che è pubblico fatto da
donazioni, di tutto il secolo scorso, per l’ospedal
e, per attività sanitaria, non vengano, in alcun mo
do,
alienate per fini di speculazione edilizia perché i
o vado avanti, io corro, perché purtroppo siamo tut
ti
in questa terra, conosciamo la realtà e non ci poss
iamo mettere le bende sugli occhi.
Pertanto, ci vediamo alle prossime puntate perché a
ncora la guerra, cari cittadini messinesi, per il
mantenimento dell’ospedale, cosa che tutti vogliamo
, e di un Pronto Soccorso completo, ancora
questa guerra, non è finita.
PRESIDENTE. Onorevole Zafarana i cittadini messines
i non vogliono sentire certi termini, la
guerra non dovrebbe appartenere a quest’Aula, non è
guerra quella che si fa si cerca di trovare una
soluzione.
FORMICA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Onorevole Formica non faccia lei il gue
rrafondaio. Ne ha facoltà.
FORMICA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io
sarò brevissimo, prenderò meno di un
minuto dei cinque che mi sarebbero concessi.
Io sono felice dell’approvazione di questo disegno
di legge, sono grato all’assessore Gucciardi
che ha mantenuto gli impegni presi in Commissione e
d in Assemblea, ha tenuto duro, e voglio
ringraziare tutta la deputazione per l’attenzione c
he ha prestato verso la città di Messina.
Quindi, ringrazio tutti, oggi abbiamo raggiunto un
grande obiettivo.
PRESIDENTE. Grazie a lei, onorevole Formica, per la
brevità che non le si addice.
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Assemblea Regionale Siciliana
LACCOTO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LACCOTO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sar
ò brevissimo, trenta secondi, intervengo,
intanto, sulla vicenda dei punti nascita.
Io credo che, sui punti nascita, si sta, sulla pell
e della Sicilia, consumando...
PRESIDENTE. Scusate, raccomando la brevità, se i co
lleghi possono evitare di intervenire,
considerato che ormai le posizioni sono state illus
trate.
LACCOTO. E allora, scusate un secondo, perdonate, v
i è un problema riguardante i punti nascita,
la gestione dei punti nascita, da parte del Ministr
o, ha delle pecche e mi riferisco soprattutto al
problema delle Isole Eolie che è stato molte volte
evidenziato da parte del Ministero, che sono state
promesse con progetti speciali per quanto riguarda
il mantenimento, ora, se c’è un problema che
riguarda sicuramente la non raggiungibilità del luo
go, questo è quello delle Isole Eolie che non può
essere, assolutamente tralasciato, per cui io chie
do all’Assessore e al Presidente della Regione, che
tra l’altro è intervenuto sulla vicenda, di richied
ere la deroga, non solo per Petralia ma anche per l
e
isole Eolie, che hanno diritto più di altri ad aver
e il punto nascita in deroga, con un progetto speci
ale
per le isole Eolie.
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, se siamo d’accordo
ho altri iscritti a parlare, se rinunciate
perché le posizioni sono chiare, l’onorevole Turano
rinuncia, l’onorevole Piccolo rinuncia, vi
ringrazio.
CORDARO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CORDARO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io
ho ascoltato con molta pazienza però poi
c’è un limite alla pazienza, perché immaginare che
deputati del Partito Democratico che sono al
Governo regionale, e che sono al Governo nazionale,
e che si pongono nelle condizioni di venire a
spiegare a me, a me che sono opposizione, per quale
ragione non deve chiudere il punto nascita di
Petralia Soprana, poi diventa un fuor d’opera, perc
hé il buon senso vi dovrebbe impedire, l’antico
rossore nella faccia, vi dovrebbe impedire di affro
ntare determinati argomenti, ma di cosa state
parlando di vergogna? Vergognatevi! Il punto nascit
a di Petralia come ha ben detto l’Assessore
Gucciardi ha tutti i requisiti di sicurezza, il pro
blema è il numero dei parti? Questa battaglia è nos
tra,
da cinque anni a questa parte, i Ministri sono vost
ri, le maggioranze sono vostre, venite qua e ci
volete fare pure la lezione, un minino di pudore co
lleghi del PD.
E allora siamo arrivati al punto da doverci sopport
are, Presidente Ardizzone, un minuto ed ho
finito, che si difendono i punti nascita dell’NCD,
ma come? ma a questo punto siamo arrivati in
questo Paese, e in questa Regione? Ed io non volevo
parlare Presidente Crocetta, ma i suoi deputati
del PD hanno insistito tanto affinché io queste cos
e le dicessi, e io le sto dicendo!
Ma i punti nascita possono essere della Lorenzin o
di Gucciardi, ma in che Repubblica di banane
ci state portando? E allora un po’ di buon senso, n
oi questa norma la voteremo, dopodiché invito
l’onorevole assessore Gucciardi a tenere alta la gu
ardia, perché bandierine sulla sanità e soprattutto
sui punti nascita non ce ne possono essere, sono di
tutti, e solo sotto questo profilo noi li
difenderemo.
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Assemblea Regionale Siciliana
PRESIDENTE. Allora non ci sono altri iscritti a par
lare, ha chiesto di intervenire il Presidente
della regione.
CROCETTA,
presidente della Regione
. Chiedo di parlare, solo trenta secondi.
PRESIDENTE. Sì, solo per trenta secondi.
CROCETTA,
presidente della Regione
. Sui punti nascita il Governo regionale ha sempre
chiesto
la deroga per Pantelleria, per Lipari, per Mussomel
i, per Petralia, per tutti i punti di disagio, e l’
ha
richiesta anche quest’anno, questa deroga attiene a
l Ministero e noi sulla base - anche rafforzati
anche dall’ordine del giorno che è stato approvato
dal Parlamento regionale - reitereremo la
richiesta.
Onorevole Turano lei non li vuole questi punti nasc
ita, il Governo li vuole, va bene? Ok! Andiamo
avanti, per quanto riguarda la questione dell’IRCCS
Piemonte ecc., voglio ricordare all’onorevole
Zafarana che il testo del disegno di legge, così co
me è stato oggi emendato era esattamente il testo
originario del Governo, e che il Governo regionale
non ha mai inteso trasferire la proprietà.
La questione del trasferimento della proprietà è ve
nuta prima in Commissione e poi in Aula, è
stata la scelta del Parlamento. Rispetto, poi, alle
diffidenze, le garantisco, onorevole Zafarana, che
su
questo non abbiamo nessuna cosa da imparare da alcu
no né sul piano della trasparenza, né sul piano
della legalità e, seconda questione non secondaria,
siamo stati eletti dal popolo siciliano per
amministrare e per fare esattamente le cose che la
legge prevede.
Congedi
PRESIDENTE. Comunico che gli onorevoli Nicotra, Fe
derico, Sorbello, Malafarina e Coltraro
hanno chiesto congedo per la seduta odierna.
L’Assemblea ne prende atto.
Riprende il seguito della discussione del disegno d
i legge n. 1123/A
PRESIDENTE. Nelle more di dare la possibilità agli
assistenti di operare, vorrei fare una
brevissima considerazione.
Io ringrazio i parlamentari messinesi perché alla f
ine si è trovata una soluzione di sintesi.
Ricordava bene il Presidente della Regione che alla
fine tanta enfasi serviva a poco e si è ritornati
alla soluzione prospettata dal Governo, e a mio avv
iso, indipendentemente dalle questioni che ci
sono state, era quella che era in sintonia con il p
arere. Mi spiego meglio, e su questo dobbiamo
aprire un dibattito in Aula: ogni volta che una leg
ge viene impugnata dal Governo nazionale e questa
legge non è stata impugnata, o l’assecondiamo fino
in fondo, oppure resistiamo, e non è stato
neanche questo il caso. Non possiamo, di volta in v
olta, ritornare in Aula e ridiscutere di queste cos
e
perché io sono contento che ci sia stato questo esi
to indipendentemente dalle posizioni, perché c’era
un’adesione ad un parere altrimenti avremmo riapert
o la questione Piemonte-IRCCS e quant’altro.
Ringrazio i parlamentari delle altre province che h
anno dovuto “sopportare i messinesi” non per
solidarietà ma sul presupposto che la creazione ed
il mantenimento del pronto soccorso in città è
fondamentale per la Sicilia tutta, così come il ril
ancio di un Istituto di eccellenza che è l’IRCCS e
che riguarda non solo la Sicilia ma l’Italia intera
per il riconoscimento che ha avuto.
Per quanto riguarda le perplessità che sono state a
vanzate anche nelle dichiarazioni di voto, io
penso che proprio perché il testo passa in Commissi
one, dove sono presenti tutti i Gruppi
parlamentari di tutte le province, non c’è motivo d
i sospettare alcunché anche perché la soluzione
20
XVI LEGISLATURA 308
a
SEDUTA 7 gennaio 2016
Assemblea Regionale Siciliana
trovata è quella più in linea con la normativa sia
pubblicistica che privatistica. E’ stata una soluzi
one,
complessa, difficile ma alla fine è il caso di dire
che è partorita, parlando proprio di punti nascita
.
Votazione finale per scrutinio nominale del disegno
di legge «Modifica dell'articolo 1 della
legge regionale 9 ottobre 2015, n. 24.» (1123/A)
PRESIDENTE. Si passa alla votazione finale per scru
tinio nominale del disegno di legge
«Modifica dell'articolo 1 della legge regionale 9 o
ttobre 2015, n. 24»(1123/A) (Seguito)
Indìco la votazione per scrutinio nominale.
Chiarisco il significato del voto: chi vota sì prem
e il pulsante verde; chi vota no preme il pulsante
rosso; chi si astiene preme il pulsante bianco.
Dichiaro aperta la votazione.
(Si procede alla votazione)
Dichiaro chiusa la votazione.
Risultato della votazione
PRESIDENTE.
Proclamo l'esito della votazione per sc
rutinio nominale:
Presenti e votanti . . . . . . . . . . 63
Maggioranza . . . . . . . . . . . . . . 32
Favorevoli . . . . . . . . . . . . . . . . . 50
Contrari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0
Astenuti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
(L'Assemblea approva)